WOMEN'S TALES di Miu Miu

Miu Miu l'anno scorso ha lanciato un progetto, sotto la direzione artistica di Miuccia Prada, che ha come obiettivo la sensibilizzazione verso la creatività femminile e il sostegno al cinema delle donne attraverso lo sguardo di alcune autrici internazionali. 


Women's Tales raccoglie una serie di quattro corto metraggi che sono stati realizzati per raccontare il mistero della femminilità e interpretare l’universo del marchio Miu Miu.
I cast sono composti da sole donne e vedono la partecipazione di alcune star del cinema contemporaneo, mentre le colonne sonore sono di alcuni tra i migliori nuovi talenti del mondo della musica. Tra i protagonisti ci sono anche elementi delle collezioni Miu Miu (ad esempio occhiali da sole, accessori e alcuni capi di abbigliamento) che hanno un ruolo di dispositivi narrativi, funzionali alle storie raccontate.


Il primo corto, affascinante e drammatico, è stato girato da Zoe Cassavetes all'hotel Claridges di Londra e si intitola "The Powder Room"; nel film trionfa il concetto di femminilità e, in un dialogo di gesti tra donne, si celebra un rituale di opulenta bellezza. 
“ C’è un che di speciale nel prepararsi, nell’attimo che precede l’azione. Adoro l’intimità che si crea. È un luogo tutto femminile, dove confrontarsi con le altre donne e ritornare incantevoli prima di affrontare un’altra volta il mondo” dice Zoe.




Il secondo corto, "Muta", è diretto da Lucrecia Martel ed è una storia noir in chiave contemporanea che si sviluppa a bordo di una nave all'ancora in una mare tropicale, in cui delle bellissime modelle si trasformano in uccelli. Il concetto di trasformazione, al centro delle collezioni Miu Miu, è alla base della riflessione di Lucrecia sulla metamorfosi delle donne-crisalidi presenti sulla barca.




Il terzo short movie - tutto italiano - è diretto da Giada Colagrande e si intitola "The woman dress"; ambientato in un modo tutto femminile di glamour, il racconto dark si dipana attraverso un rito esoterico di tre streghe dove una donna si trasforma in un vestito rosso, oggetto di tutti i suoi desideri. La riflessione di Giada si concentra sull'ossessione per ciò che è fashion quando arriva all'estremo.
 “Il cinema è un mezzo potente per portare la moda ad un’altra dimensione: prendendo una singola immagine, come un abito, per creare tutto un mondo intorno ad essa” spiega Giada.



Il quarto cortometraggio "It's getting late" con regia di Massy Tadjedin, è ambientato a Los Angeles e mostra la vita di quattro donne completamente diverse: una professionista, una madre, una blogger e una film editor, completamente diverse ma legate, nella loro preparazione per uscire per una serata, da una quinta donna, una performer che a differenza delle altre protagoniste fa da contrappunto e seduta ironicamente nel suo camerino, non cambierà il suo aspetto.




Il progetto iniziale prevedeva la diffusione di soli quattro short movies, ma visto il successo ottenuto Miu Miu ha deciso di commissionare altri film e poco tempo fa è stato rilasciato un quinto cortometraggio, diretto da Ava Duvernay e intitolato "The door". La storia racconta il potere di trasformazione esercitato dai legami tra donne che, portando ognuna qualcosa di sé, arrivano alla porta di un'amica in difficoltà e proprio attraversando la porta compie un percorso che conduce la protagonista ad essere quello che è; il cambiamento è accompagnato anche dal cambio abiti che piano piano fa emergere la protagonista da una crisalide di tristezza.



I cortometraggi sono visibili su una sezione dedicata sul sito istituzionale di Miu Miu, basta cliccare qui per vederli, insieme ad interviste e a contenuti speciali.


c.

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