La Parigi di Amélie Poulain

Chi non ha visto IL FAVOLOSO MONDO DI AMELIE alzi la mano! 
Amélie é uno dei miei personaggi preferiti: un po' bizzarra con quel suo caschetto sbarazzino, gli occhioni neri e le labbra rosse, ma con una missione meravigliosa, cioè aiutare gli altri ad essere felici.
E poi c'è Parigi, la città dalle mille facce, ma che nel film di Jean-Pierre Jeaunet risulta decisamente originale, dolciastra e immersa in toni pastello.
Vi propongo quindi un viaggio a Parigi sulla tracce della mia adorata Amélie. :)
Lo scenario principale di tutta la storia è Montmartre, la collina nella parte nord di Parigi, che fin dall'Ottocento è stata il centro della vita bohemien e che continua ancora oggi ad ospitare artisti di ogni genere.

 
Facilmente raggiungibile con i mezzi, io vi consiglio di scendere alla fermata Abbesses della Linea 12 della Metro (attenzione: usate l'ascensore, non fatevi scoraggiare dalla fila perchè in alternativa vi aspetta una scala che vi farà fare 36 metri in verticale!!) e procedendo poi per duecento metri in direzione del Moulin Rouge incrociate Rue Lepic, dove al civico 15 c'è il Cafè Des Deux Mulins, il bar dove Amélie lavora come cameriera. Qui tutto è come nel film, o quasi; su un tavolino del bagno c'è il famossimo nanetto del film e se avete tempo fermatevi a gustare una crème brulée e divertitevi a romprere la crosta, proprio come fa Amélie. 


Poco lontano da qui c'è la fermata di Lamark-Caulaincourt, sempre sulla linea 12 della metro, che ha un caratteristico ingresso a due rampe, dove Amélie lascia un aziano signore cieco che ha aiutato ad attraversare Rue Lamark, descrivendogli tutte le gustose bancarelle di leccornie che affollano la via.


(Anche se all'inizio del video, quando Amélie sta passaggiando lungo la Senna, si trova in una parte diversa della città: sul Pont Des Arts, uno dei più suggestivi della città e che si trova in prossimità del museo del Louvre.)

Vicinissimo a questa fermata c'è Rue Saint Vincent, che viene citata nell'introduzione del film quando il narratore dice: "Il 3 settembre 1973, alle 18, 28 minuti e 32 secondi, una mosca della famiglia dei Calliphoridi, capace di 14.670 battiti d'ali al minuto, plana su rue Saint-Vincent, a Montmartre." e che viene percorsa in motorino da Nino e Amelié.


Non lontano dalla basilica del Sacre Coeur, che sovrasta Parigi dall'altro di Montmartre, c'è Rue des Tres Frères, dove al civico 56 c'è Au Marche de La Butte, il negozio di alimentari dove il proprietario malatratta il povero Lucien, il suo apprendista e che è proprio di fronte al palazzo in cui abita Amélie.


Sempre vicinissimo al Sacro Cuore si può vedere l'antica giostra di cavalli, in Place Saint Pierre, dal quale Nino parte per cercare il libro di fotografie, seguendo frecce blu sul pavimento e telefonate anonime.


E Nino dove appende i poster "Dove e Quando?" per fissare un appuntamento con la misteriosa ragazza che gli fa il filo? Nella stazione di La Motte-Picquet-Grenelle sulla linea 8 della metropolitana, vicino alla Tour Eiffel.


Andando poi verso il centro della città trovate la cattedrale di Notre Dame, la chiesta gotica più famosa al mondo; proprio qui la mamma di Amélie viene uccisa da una turista che aveva deciso di togliersi la vita gettandosi da una delle torri di questa chiesa.

Nella parte sud di Parigi invece c'è rue Mouffetard, la strada in cui abita Dominique Bretodeau, il proprietario della scatola di giocattoli che Amélie trova nel proprio appartamento. E nella stessa via c'è Le Verre à Pied, il bar al civico 118 bis, dal quale Amélie vede la scena del ritrovamento dei giochi in una cabina telefonica da parte di Dominique.
Il mistero sull'identità dell'uomo che lascia le fototessere vicino alle photocabines della matropolitana viene risolto da Amélie a La Gare de L'Est, una delle principali stazioni ferroviarie di Parigi.

Se avete tempo fate poi andate al Canal St. Martin, ad est della città, salite sul ponte metallico e provate a far rimbalzare i sassi sull'acqua.  E' una delle tre cose che adora fare Amélie, oltre a infilare la mano in un sacco di legumi e rompere la crosticina della creme brulée con la punta del cucchiaino.


Si consiglia come musica di sottofondo: Comptine d'un Autre Eté di Yann Tiersen.
Bon Voyage!

c.

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