Rossetto: labbra rosse sulle quali morire


Sette donne su dieci non escono di casa senza e, mediamente, ne hanno  almeno otto di differenti sfumature. Spesso è l'unico sfizio griffato che ci si concede in tempi di recessione. Perché? Secondo Linda Cantello, una delle più importanti make-up artist del momento, l’incremento (o la diminuzione) delle vendite di rossetti costituisce un indice imprescindibile di certi momenti storici.
L’applicazione del rossetto è un gesto nostalgico, carico di poesia e poi serve “a tirarci un po’ su” e a farci sentire un po’ femme fatales.
Sembra che un rossetto consolatorio non se lo faccia mancare neppure la donna più indebitata, triste o sconsolata del mondo.
Leonard Lauder, ex chairman di Estée Lauder, nel constatare quanto fossero aumentate le vendite dopo l'11 settembre, l’ha chiamato “indice lipstick”.

Questo boom si era già verificato negli anni della Grande Depressione, fra il '29 e il '33, e poi nel Dopoguerra.
Scegliere colori accesi per le labbra ha psicologicamente altri significati: sicurezza, passione e determinazione sono alcuni di essi. Se è vero che chi non osa ha paura di mettersi in gioco, allora l’acquisto di un rossetto dalle tonalità forti può essere interpretato come un segnale di voglia di ripresa!

Conosco signore di una certa età che non rinuncerebbero mai al loro lipstick!
A.

2 commenti:

  1. Quant'è vero! Un po' di rossetto ti fa subito sentire meglio!

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  2. Ciao Noemi, è vero! Anche se io utilizzo più frequentemente i gloss perchè sono più semplici da applicare (a tal proposito guarda il post pubblicato oggi!).
    A.

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