Il galateo del regalo by Lina Sotis

In questo periodo sul Corriere.it c'è l'immancabile articolo dedicato allo shopping natalizio (e come al solito sono sempre consigliati dei regali un po' improponibili, infatti già nel sottotitolo sono catalogati come rari e originali: ma chi spenderebbe 50 euro per due bicchieri da champagne?? ) corredato dal decalogo sul galateo del regalo scritto proprio dall'inimitabile Lina Sotis.

Per chi se lo fosse perso lo riporto qui sotto, una piccola "perla" natalizia :)

Ci siamo, inizia il conto alla rovescia, cresce la frenesia natalizia: il regalo giusto, che abbia un prezzo abbordabile, che renda felice chi lo riceve, che faccia sentire il donante il protagonista di un colpo andato a segno. I doni sbagliati offendono, fanno sentire non capiti e non amati. Inutile che la nonna intellettuale si ostini a regalare i libri indimenticabili della sua adolescenza alla nipote dislessica: utilissimo lo stesso libro audiovisivo. In questo bulimico scambio di strenne ci sono sempre alla base sensibilità e amore.



In tempi di famiglie allargate e di amori liberi c'è sempre qualcuno che ha più disponibilità dell'altro: la signorina ricca, che riceve dal padre anelli di brillanti, esulterà quando il fidanzato povero si presenterà all'appello con un enorme anellone, chiaramente falso, o con una fedina d'argento sbalzata, sussurrandogli parole d'amore e fedeltà che valgono più di ogni oggetto. Molte volte i regali vengono dimenticati, ma i biglietti che li accompagnano rimangono agli atti. Le donne ricordano con più gioia una frase giusta che il numero delle rose che la accompagnano. Il vecchio professore che ha fatto laureare lo studente sarà felicissimo di essere ricordato con dei biscotti fatti in casa dalla mamma, basta che il suo allievo scriva per lui parole colme di gratitudine. Il Natale è diventato uno scambio compulsivo di oggetti, sta a noi tramutarlo in un atto d'amore e eleganza.
1. La prima regola per dribblare ogni problema è chiedere, con molto anticipo perché riesca a sorprendere, cosa desidera il destinatario. Nonne, nonni, papà e mamme è meglio si comportino così.
Se il soggetto è giovane non sperare che ciò che piaceva da morire l'anno prima sia ancora di attualità adesso. Fra le cose più pratiche c'è il danaro, ma non si può né incartare, né infiocchettare, se si riesce a carpire il desiderio è più allegro.
2. Mariti, fidanzati, compagni. Se una donna è accorta saprà sempre cosa gli può servire. L'importante e che non faccia un dono con impressa la propria personalità. Non c'è niente di peggio di quegli uomini che girano con cravatte, pullover, sciarpe, che assomigliano a lei e non al gusto di lui.



3. Mogli e amanti. Da sempre è il grande problema. I commendatori degli anni '60 regalavano due cose di uguale valore economico, in modo che un pettegolezzo di troppo non gli rovinasse la vita. Le donne tendono a dire cosa vogliono per cui il problema natalizio maschile, di chi ha una vita fiorente di affetti, è più la perdita di tempo e di danaro che quella del dubbio.
4. I ricchi moderni hanno tutti un gioielliere di fiducia che risolve ogni problema. Basta andare a trovarlo con una lista o farsi mandare i pacchetti in ufficio perché tutta la famiglia sia coperta... di brillanti. A Milano il gioielliere prediletto dagli abbienti è Sabbaddini, a Roma è Bulgari, a Venezia si muovono per andare da Codognato. Ogni diamante è un investimento che in un momento di crisi economica è anche un bene rifugio. Quanti diamanti riceveranno le signore?
5. In questa nevrosi da scambio particolare attenzione devono fare i genitori separati-divorziati. Se i pargoli sono piccoli il regalo sarà comune: niente scambi, inconsci, dono-affetto.
6. I regali non sono sempre una gioia. A volte possono essere anche un imbarazzo. Un regalo troppo grande può avere il sapore della corruzione. La persona che lo riceve diventerà un grande personaggio se lo rimanda al mittente.



7. Riciclo, ovvero donare una cosa che si è ricevuta. È il dono più difficile da fare perché non deve avere un'aria riciclata, ma pensata. Impossibile regalare un cappello di lana con pon pon alla vecchia zia a cui saranno adattissimi invece i guanti neri che avete ricevuto. Perfetto però il pon pon per la nipote sedicenne.
8. Il massimo dell'eleganza è dichiarare il riciclo. Pochi ne hanno il coraggio, ma se il regalo è bello piace lo stesso.
9. Ricordatevi che se il biglietto è bellissimo e vergato a mano il regalo può essere un'inezia.
10. Come già sapete la festa è faticosa, non resta che augurarvi: buon Natale.





c.

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