la Kelly

La borsa di cui vi parlo è una delle borse più famose di tutti i tempi, una delle poche che viene chiamata per nome. 
Possedere una Kelly, più che essere una donna di successo, significa toccare con mano un mito, avere al braccio un piccolo pezzo della storia della moda...

La maison Hermès nasce come selleria, fondata nel 1837 da Thierry Hermès. L'invenzione e i progressi dell'automobile spingono Emile, nipote di Thierry, a orientarsi verso la creazione di accessori in cuoio; la sua idea: essere chic in auto.
Ecco che nasce il primo modello di borse Hermès.

Si tratta di una borsa semplice, senza fronzoli, concepita per essere sistemata nella portiera di una macchina, disegnata da Emile e Ettore Bugatti e destinata a sua moglie Julie. La Bugatti nasce da questa collaborazione nel 1923 e non solo sarà la capostipite della collezione di borse Hermès, ma ispirerà la futura Kelly, diventata tanto famosa in seguito...

Disegnata da Robert Dumas negli anni '30, inizialmente questa borsa era chiamata "sac à courroie pour dames".

La Kelly è una borsa trapezoidale dotata di un fondo rigido, e di un sistema di chiusura a cinghie; questa borsa "passe partout" può essere poggiata a terra, perché il suo fondo è protetto da quattro piedini; poco incline a esser messa sulle ginocchia, è perfetta per i viaggi... D'altronde, la prima versione oltre ad avere i piedini,,come un bagaglio da viaggio, era provvista di una serratura per chiuderla a chiave.
Gli inizi, quindi, non sono particolarmente spumeggianti per questa borsa destinata a diventare un classico del lusso senza tempo.
 

Grace Kelly ai Festival di Cannes prima dell'incorntro con il principe Ranieri

Bisognerà aspettare una principessa e una foto pubblicata dalla rivista americana Life, nel 1958, per veder cambiare la sorte della Kelly. 
Si racconta che Grace Kelly, la principessa di Monaco, cercasse di nascondere la rotondità della sua gravidanza dietro questo grande modello di borsa Hermès. Quello che non si dice, però, è che la principessa ne avesse ordinate una mezza dozzina, in pelle nera, color miele, marrone, rosso Hermès, verde scuro... Questa foto, che ha fatto il giro del mondo sulle copertine delle riviste, ebbe un impatto enorme. Tutte le donne più chic iniziarono la corsa a questo modello,che fu ribatezzato, appunto, Kelly in onore della bella principessa americana.


Tuttavia, è solo 21 anni dopo che la borsa fu chiamata ufficialmente con questo nome.



Ora, la "famiglia" Kelly ha un albero genealogico enorme: otto dimensioni, dalla Kelly 50 (centimetri), alla Kelly Mini-mini (15 cm), una ventina di materiali diversi, pelle, struzzo, coccodrillo, lucertola, tutti i colori di Hermès, le versioni tricolore... e tutto questo in più di 200 possibili combinazioni.
Tutti i capricci sono permessi se si passa attraverso l'atelier degli ordini speciali, che ha realizzato delle borse in cuoio e jeans, con tappeti antichi, in visone rasato...


In versione sport, da città o da sera, con chiusura gioiello in oro e diamanti, la Kelly diventa versatile, onnipresente, perché c'è n'è una per tutte le situazioni della vita di una donna. La Kelly ado è stata creata nel 1995, per rispondere alle abitudini di una nuova clientela adolescente.

La
Kelly è anche stata rivisitata da stilisti del calibro di Jean-Paul Gaultier, spesso venendo completamente reinventata, come nel 2007 quando ne fu presentata una versione totalmente destrutturata: morbida, arrotolata, annodata con una cintura che sostituisce le cinghie.

Lo sapevate che negli atelier Hermès, ogni borsa è fabbricata da un unico artigiano dall'inizio alla fine? 
Ogni anno, la maison compra centinaia di pelli per i suoi atelier di fabbricazione francesi. Le pelli più preziose sono trattate a Pantin, vicino Parigi, e nell'atelier degli ordini speciali di rue du Faubourg st Honoré, nel pieno centro di Parigi.

Dalla lavorazione della pelle fino ad arrivare alla borsa finita, ci sono una ventina di tappe, tutte codificate e identificate: si tratta di quasi duecento manipolazioni. Epilazione, gommatura, assottigliamento, pianatura, massaggio... la pelle deve diventare perfettamente morbida. La prossima tappa? Direzione atelier di taglio. Qui ogni pezzo è numerato prima di essere assemblato per comporre la borsa. Per fare una Kelly, c'è bisogno di tre diverse pelli. Oltra alla sua conosciutissima forma trapezoidale, il suo fondo rigido sorretto da quattro piedini metallici, il battente, i soffietti triangolari, l'impugnatura curvata e scolpita, ci sono dei particolari essenziali, dei dettagli "cult" che firmano l'autenticità della Kelly: le cinghie che s'incrociano sul rocchetto, il lucchetto e la campanella che protegge la chiave.



Tutto questo lavoro è realizzato con cura, pazienza e passione da un artigiano che ci mette una ventina di ore per cucire, incollare, assemblare i 36 pezzi di cuoio che compongono la Kelly, prima di apporre la firma della maison Hermès.



Nel 1987, Hermès ha festeggiato i suoi primi 150 anni, affermandosi come industria basata su forti valori artigianali e su una forte tradizione.
 


Alle ragazze e alla signore che, come me, non possono far altro che sognare una vera Kelly, Hermes ha dato la possibilità di farsi una propria borsa Kelly completamente gratuita; sul sito web del brand infatti c'era la posibilità di scaricare un template in .pdf della mitica borsa, da personalizzare a propria inventiva, oppure si potevano scaricare delle borse già fatte: tutto stava nel disegnare, ritagliare e plastificare! Ok, una Kelly di carta non è proprio il massimo, soprattutto se vivi a Milano dove ultimamente piove un giorno si e l'altro ancora, ma se sai cucire o se conosci qualcuno disposto ad aiutarti, dal cartamodello può uscire una simil-Kelly! 



Ora, il template non è più disponibile, ma se qualcuna è brava con il computer si trovano ancora online immagini da cui poter trarre ispirazione! ;)


c.

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